SIMPOSI 2024

simposi

C’è chi li chiama talk, chi incontri, chi conferenze. 

Noi abbiamo scelto la parola greca “simposi” per indicare uno spazio dedicato al dialogo su argomenti di comune interesse: l’ecologia, la salvaguardia dell’ambiente, la valorizzazione del territorio, la crescita personale e della comunità, intesa come condivisione di attività e progetti per un obiettivo comune.

Ogni simposio è un’occasione di incontro dove condividere idee, progetti e visioni per un futuro più rigenerativo e in armonia con la Natura

Vuoi organizzare per tempo le tue giornate tra lab, simposi, spettacoli e wellness?

difesa del territorio

26 luglio ore 17 – agorà

WALTER FRATTO

Walter Fratto, architetto ecologista critico.

Non mi accontento di quanto si afferma spesso con leggerezza sui temi ambientali e cerco direttamente di approfondire le questioni su studi e ricerche certificate per avere cognizione dello stato dell’arte di un determinato problema. Attualmente mi occupo di energie alternative e in particolare di eolico industriale e del falso green che imperversa in Italia è nel sud Italia in particolare.

economia del bene comune

27 luglio ore 11 – Agorà

LIDIA DI VECE

Mi chiamo Lidia di Vece, sono una cittadina oggi presidente della Federazione per l’Economia del Bene Comune, EconGood.

Ho tanti anni di esperienza alle spalle come commercialista sia per il settore privato che per il no-profit e ciò che più mi appassione di EconGood è la versatilità e profondità di applicazione per tanti contesti, dalle comunità alla scuola, dalle famiglie all’impresa, ognuno di noi rivedendosi nei valori dell’Economia del Bene Comune d’avvero può fare la differenza misurandola!

Cosa porto al Simposio: Il mio intervento vuole presentare il movimento internazionale e quanto reallizzato ad oggi in Italia. Abbiamo bisogno di seguire attività su tutti i territori e in Calabria c’è un bel fermento testimoniato dal KEF.

Perché è importante parlarne? Parlare dell’Economia del Bene Comune è come parlare del passato, presente e futuro in una sola parola, rispettando le nuove generazioni. E’ una eredità che si attualizza in ogni nostro gesto e scelta quotidiana per il nostro pianeta e per la vita familiare.
Tutto questo potrete provarlo con mano seguendo anche il Laboratorio che terrò basato sulla Matrice del Bene Comune, uno strumento unico nel suo genere, adatto a orientare e misurare qual’è il valore delle nostre azioni di cittadini nei domini della dignità umana, solidarietà e giustizia sociale, sostenibilità ambientale, trasparenza e condivisione delle decisioni. E per le imprese per testimoniare la nuova economia possibile coniugando valori nelle azioni imprenditoriali.

FRANCESCO BIACCA

Sono un imprenditore calabrese di ritorno, nel 2011 ho fondato Evermind Società Benefit – B Corp, una delle prime realtà aziendali italiane caratterizzata dal modello organizzativo ibrido basata sul lavoro da remoto.

Oggi Evermind è un’ecosistema composto da entità che insistono su nuovi modi di fare turismo ed intendere l’ospitalità, nuovi modi di lavorare e raccontare i territori. 

Vivo e lavoro da Nicotera Marina da dove gestisco e coordino le diverse progettualità a stretto contatto il mare, una delle mie grandi passioni.

Condivido la mia esperienza ultra decennale nella gestione ed organizzazione di realtà liquide ed orizzontali, fondate sul lavoro da remoto e che mettano al centro le persone e le loro passioni. 

È importante parlare di questi temi perché dall’ascolto del bisogno e delle esigenze, delle aspirazioni e sogni delle persone possiamo lavorare avendo come orizzonte temporale la felicità.

Siamo fortemente convinti che il benessere del singolo abbia un forte impatto sul benessere della comunità nella quale il professionista opera e lavora.

TIZIANA BARILLA'

– Chi sono?

Giornalista, reggina, libertaria. Penso cose, scrivo libri. «Non so fare niente in un mondo che sa tutto», per citare il Poeta. 

Scrivo di politica, migranti, lavoro, diritti umani. E musica, l’incantesimo che mi consente di alleggerire la vita. 

Collaboro con Italia che cambia, raccontando la Calabria che cambia. Da dicembre 2022 dirigo bizzòlo, un periodico libertario, libero e liberatorio (www.bizzolo.com).   

– Cosa porto al simposio del KEF 2024? 

«La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza». In questa frase – attribuita a Pier Paolo Pasolini – posso  riassumere la scelta dei miei ultimi anni. Per essere davvero indipendente nel sistema editoriale, è necessario affrontare la conseguente solitudine. Ma c’è un argine a questa solitudine, e sei tu che stai leggendo. 

Dalla fine del 2022, insieme al fotografo Fabio Itri, abbiamo avviato la nostra piccola impresa meridionale: il periodico liberatorio bizzòlo. Si tratta di un “lavoratorio”: un laboratorio di idee e spazio di lavoro condiviso. 

– Perché è importante parlarne? 

Siamo nel bel mezzo di una guerra mediatica. Conoscere, pensare, criticare sono le nostre uniche armi.

Tiziana Barillà 

Giornalista, reggina, libertaria. Penso cose, scrivo libri. «Non so fare niente in un mondo che sa tutto», per citare il Poeta. Scrivo di politica, migranti, lavoro, diritti umani. E musica, l’incantesimo che mi consente di alleggerire la vita. Da dicembre 2022 dirigo bizzòlo, un periodico libertario, libero e liberatorio (www.bizzolo.com).   

 

 

bizzòlo | periodico liberatorio  

Siamo una giornalista e un fotografo, siamo meridionali, viviamo a Reggio Calabria e sentiamo l’esigenza di raccontare il Meridione attraverso il nostro immaginario: da un bizzòlo.

Con questa espressione reggina viene chiamato lo scalino appena fuori dall’uscio, lo spazio che da secoli (da queste parti) è sinonimo di condivisione, di scambio di opinioni ed esperienze.

Una specie di piccola agorà di periferia, lontana dai palazzi di potere.

ecoturismo

27 luglio ore 17 – Agorà

GIUSEPPE VALENTINO

Giuseppe Valentino, 44 anni, da sempre vissuti in Calabria al netto di una brevissima parentesi romana da dirigente nazionale della Cgil; sindacalista e militante, antifascista, pacifista e attivista per i diritti Lgbt, ha ricoperto fin da giovane numerosi incarichi all’interno del sindacato italiano, è attualmente Segretario Generale della Filcams Cgil Calabria.

La Filcams Cgil è il sindacato che rappresenta le lavoratrici e i lavoratori dei settori commercio, servizi, terziario. 

In Calabria tra le tante iniziative e vertenze promosse ci occupiamo in particolare della di chi lavora nel Turismo stagionale affiancando la campagna nazionale Turismo Sottosopra da una a carettere regionale dal nome AMMUZZO.

Sarà il segretario generale della Filcams Cgil Calabria, Giuseppe Valentino, ad illustrare all’interno del simposio Turismo delle Radici i contenuti e gli scopi che il sindacato intende ottenere con le sue iniziative. 

Info su www.ficamscgilcalabria.it

FILIPPO CAMINITI

Mi chiamo Filippo Caminiti, e sono un ricercatore da quando ne ho memoria.

Per oltre 16 anni come Ingegnere elettronico ho accumulato esperienze e competenze nel mondo dell’Information Technology ricoprendo diversi ruoli in ambiti nazionali ed internazionali.

Negli ultimi anni ho deciso di dedicarmi a ciò che reputo davvero importante fondando il progetto Crypto-Cafè, creando con mia moglie la scuola Parentale “Cascina Montessori” e animando una piccola rete di eretici e uomini e donne liberi chiamata Retelux.

Oggi vi parlerò del progetto più importante, “I Giardini del Caramante”, un progetto unico ed ambizioso, il primo Glamping Eco-Esperienziale della Calabria. Vi racconterò di cosa prevede il progetto, di ecosostenibilità, turismo esperienziale, del significato del motto “Explore, Experience & Enjoy”, di come potreste esserne parte ed ovviamente dello stato di avanzamento attuale.

Ora più che mai, vivendo in un sistema/società in stato ultimo di decomposizione, I Giardini del Caramante sono una chiamata a realizzare i propri sogni, divenuti ormai necessità improrogabile. Il turismo è pretesto, opportunità e motore affinché un obiettivo più alto ed importante possa venire alla luce: realizzare un modello di vita sostenibile ed ecosostenibile, umano ed armonico in natura , la fattoria del futuro. Vi aspetto numerosi.

F.C. – caramante.it

FRANCESCO BIACCA

Sono un imprenditore calabrese di ritorno, nel 2011 ho fondato Evermind Società Benefit – B Corp, una delle prime realtà aziendali italiane caratterizzata dal modello organizzativo ibrido basata sul lavoro da remoto.

Oggi Evermind è un’ecosistema composto da entità che insistono  su nuovi modi di fare turismo ed intendere l’ospitalità, nuovi modi di lavorare e raccontare i territori. 

Vivo e lavoro da Nicotera Marina da dove gestisco e coordino e diverse progettualità a stretto contatto il mare, una delle mie grandi passioni.

Condivido la mia esperienza ultra decennale nella gestione ed organizzazione di realtà liquide ed orizzontali, fondate sul lavoro da remoto e che mettano al centro le persone e le loro passioni. 

È importante parlare di questi temi perché dall’ascolto del bisogno e delle esigenze, delle aspirazioni e sogni delle persone possiamo lavorare avendo come orizzonte temporale la felicità. Siamo fortemente convinti che il benessere del singolo abbia un forte impatto sul benessere della comunità nella quale il professionista opera e lavora.

PIETRO ED ELISABETTA

Azienda Agricola Acton 

Tenuta Acton di Leporano 

 

Tradizione e ricerca innovativa nel rispetto dell’ambiente, per un grande olio e un territorio tutto da scoprire.

Le piante nodose si estendono per circa trecento ettari, gli ulivi ombreggiano e producono: l’azienda agricola Acton di Leporano sorge in una terra fertile e ricca soprattutto per l’olivicoltura. E qui, in effetti, quasi tutto parla di olio. 

L’azienda prende il nome da Maria Eleonora Acton e si articola in una gestione tutta familiare, in cui ciascuno porta non solo la propria esperienza, ma la propria indole, il proprio modo di concepire la vita.

 Ulivi settecenteschi e impianti produttivi con tecniche agronomiche moderne dove qualità e prodotto vengono sviluppati partendo dalle varietà tipiche del territorio, nel rispetto della biodiversità e con produzioni di oli monovarietali.

Settecentesco è anche l’impianto architettonico del borgo agricolo di Cannavà e dei suoi caseggiati nei quali vengono organizzati ricevimenti e degustazioni guidate degli oli mono parietali di produzione; e dove si può avere occasione pure di pernottare dove una volta si faceva il pane, dove il barbiere raddrizzava i bei visi del paese o nella piccola scuola del borgo.

Partecipare come visitatori o attivamente alle attività agricole, dalla raccolta nell’orto biologico alla vista degli uliveti secolari o fare jogging tra i filari ombreggiati da ulivi letteralmente giganteschi

Queste sono le attività “lente” da vivere a Cannavà, posto ideale dove rilassarsi in un ambiente di pace allontanando lo stress con la pratica di yoga e meditazione guidata da un’insegnante federale che da più di vent’anni studia questa antichissima disciplina

 

Fiore all’occhiello dei nostri progetti correlati all’attività produttiva e di ospitalità sono:

“OrtoOfficina”: spazio dedicato alla vendita e all’esposizione di prodotti della nostra terra e laboratorio dove rivivere le tradizioni locali e rurali di una volta: con l’aiuto di esperti ed artigiani per imparare a creare, con materie prime naturali, i prodotti della tradizione.

“Edu Care”: progetto didattico sperimentale i cui valori e i principi pedagogici fondmentali, così come l’uso di materiali in legno, in ceramica e sensoriali, fondamenti dell’approccio educativo di tipo Montessoriano, si uniscono perfettamente all’ambiente naturale e ai valori della Tenuta Acton di Leporano. 

 

La nostra esperienza ci dice come la terra sia oggi di nuovo un mondo nel quale investire, al quale affidare il nostro futuro.

 

Azienda Agricola Acton 

Tenuta Acton di Leporano 

Cannavà di Rizziconi 89016 RC Italia

Tel. +39 339 6869458

@ info@actondileporano.com

www.actondileporano.com

 

VALENTINA BATTISTONI

Mi chiamo Valentina Petra Battistoni.

Donna nomade, cicloviaggiatrice, ricercatrice del
corpo, danzatrice politica e agitatrice culturale. Vivo senza mezzi a motore da più di 4 anni.
Nel 2022 sono partita con Artemide, la mia bici, per diffondere pratiche e generare riflessioni e azioni per creare insieme una società più ecotransfemminista.

Con il mio progetto a due ruote Sororitè Bike Ride ho percorso più di 2000km lungo tutta l’Italia.

Da quel momento ho continuato a scoprire l’Europa lentamente e gentilmente.

Con corpohabitat, il mio progetto di lavoro che contiene, proprio nel senso di tenere insieme bici
viaggio ecofemminismo e spazio pubblico, semino pratiche di guarigione individuale e collettiva con l’intento di ricucire lo strappo tra i nostri corpi politici e spirituali e sensibilizzo le persone a muoversi e viaggiare in bici.


Al simposio sul turismo sostenibile del Kalabria Eco Fest 2024, porto la mia esperienza
personale come cicloviaggiatrice.

Nella mia chiacchierata “Relazioni di movimento ciclico” condividerò l’impatto devastante che sta portando il turismo di massa in vari luoghi che ho
vissuto e gli effetti benefici del viaggiare in bici. Come modalità per ricostruire relazioni di
prossimità con i nostri corpi, con il corpo della Terra, con i corpi delle altre persone e con i
territori.

Discutere di questo tema è fondamentale per rendersi conto che la grande libertà di
movimento che abbiamo grazie ai nostri passaporti bianchi ed europei, e la velocità di
questa società ha un impatto devastante sul pianeta, sulle persone e sui territori. E le nostre
scelte possono fare la differenza.

Vi invito a partecipare attivamente alla discussione e a condividere riflessioni e domande pergenerare insieme un’altra possibilità di turismo: lento, gentile e ciclico.

Valentina Petra Battistoni
Pagina instagram: @corpohabitat____
https://www.instagram.com/corpohabitat____?igsh=MWoydXFld2k5OHJrMA==

ROSAMARIA LIMARDI

Ho vissuto a Bologna, in Spagna e in diversi Paesi dell’America Latina, poi sono tornata a Jacurso, in Calabria, per  conservare il suo ricco patrimonio di tradizioni e tramandarne il valore.

Sono antropologa, nel 2013 ho coinvolto tutta la comunità dando vita ad un progetto di turismo sostenibile, l’albergo diffuso: sette tipologie abitative di diversi proprietari, disseminate in tutto il paese, per accogliere turisti da ogni parte del mondo e fargli conoscere tradizioni, memorie, tecniche artigianali.

Qui si può vivere a contatto con la comunità locale, come in una grande famiglia, partecipare alle loro attività, dalla vendemmia alla raccolta delle olive. Perché Jacurso non è solo da vivere, ma anche da imparare.

 

Dopo aver viaggiato molto ho deciso di fare ritorno al mio paese, perché questa scelta?

«Sono tornata perché mi mancava la terra sotto ai piedi, la mia identità. Al mio paese ero la figlia di Michele, la nipote di Antonio… mentre in qualunque altra parte del mondo non ero altro che un numero. Mi mancava l’affetto della comunità. Sin da bambina la mia famiglia mi ha trasmesso l’attaccamento alla mia terra, vivevo insieme ai miei nonni paterni in una classica famiglia allargata, i miei giochi erano coltivare pomodori insieme a mio nonno, raccogliere le uova e quando veniva ucciso il maiale si stava a casa da scuola, era una vera e propria festa…»

 

Sono stata pioniera di un progetto che ha ridato fervore ad una comunità che soffriva lo spopolamento. Com’è nata questa idea?

«Sono partita da me. Avevo una casa, ho messo l’annuncio sul web ed è arrivato il primo turista, poi il secondo, il terzo e così via. Le persone mi vedevano con gli ospiti, hanno iniziato a farmi domande e da lì è partito un vero e proprio progetto collaborativo che ha coinvolto direttamente oltre venti persone e indirettamente tutta la comunità. La filosofia alla base è quella del turismo sostenibile: recuperiamo tutto, dalle coperte fatte al telaio, alle lenzuola della nonna, agli asciugamani di lino delle doti con le iniziali ricamate… È un modo per salvaguardare e trasferire questo importante patrimonio insieme ad alcuni aspetti della vita tradizionale».

 

Jacurso non è solo da vivere, ma anche da imparare…

«Si, questo è un progetto che mette al centro la partecipazione. Il viaggiatore può soggiornare in diverse tipologie di sistemazioni ma anche trascorrere un periodo a contatto con la comunità locale, avendo la possibilità di apprendere gli usi e conversare attraverso la lingua del luogo. Può infatti partecipare a molte attività: dalla cura dell’orto, ai corsi di cucina con preparazione di pasta fatta in casa e marmellate, alla vendemmia, alla raccolta delle olive, fino a corsi di italiano per stranieri. L’ospite è libero di fare ma anche di non fare perché questo non vuole essere un parco tematico, le attività non vengono organizzate per intrattenerlo ma semplicemente può vivere queste esperienze insieme a noi»

 

Come vivono i turisti questa esperienza immersiva?

«Chi sceglie di venire a Jacurso solitamente è sensibile e apprezza queste cose. Molte sono persone di terza o quarta generazione, quindi figli di emigrati che tornano perché i loro nonni o bisnonni abitavano nelle vicinanze. Un viaggio di ritorno quindi….ricordo una signora di Chicago arrivata per conoscere Taverna, città da cui il nonno era partito, e per recuperare una memoria che aveva conosciuto solo attraverso i suoi racconti. Era entusiasta, non aveva mai visto un lenzuolo ricamato in questo modo…Chi arriva a Jacurso non è un turista, ma una persona di famiglia o un amico che ci viene a trovare da lontano»

TIZIANA BARILLA'

– Chi sono?

Giornalista, reggina, libertaria. Penso cose, scrivo libri. «Non so fare niente in un mondo che sa tutto», per citare il Poeta. 

Scrivo di politica, migranti, lavoro, diritti umani. E musica, l’incantesimo che mi consente di alleggerire la vita. 

Collaboro con Italia che cambia, raccontando la Calabria che cambia. Da dicembre 2022 dirigo bizzòlo, un periodico libertario, libero e liberatorio (www.bizzolo.com).   

– Cosa porto al simposio del KEF 2024? 

«La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza». In questa frase – attribuita a Pier Paolo Pasolini – posso  riassumere la scelta dei miei ultimi anni. Per essere davvero indipendente nel sistema editoriale, è necessario affrontare la conseguente solitudine. Ma c’è un argine a questa solitudine, e sei tu che stai leggendo. 

Dalla fine del 2022, insieme al fotografo Fabio Itri, abbiamo avviato la nostra piccola impresa meridionale: il periodico liberatorio bizzòlo. Si tratta di un “lavoratorio”: un laboratorio di idee e spazio di lavoro condiviso. 

– Perché è importante parlarne? 

Siamo nel bel mezzo di una guerra mediatica. Conoscere, pensare, criticare sono le nostre uniche armi.

Tiziana Barillà 

Giornalista, reggina, libertaria. Penso cose, scrivo libri. «Non so fare niente in un mondo che sa tutto», per citare il Poeta. Scrivo di politica, migranti, lavoro, diritti umani. E musica, l’incantesimo che mi consente di alleggerire la vita. Da dicembre 2022 dirigo bizzòlo, un periodico libertario, libero e liberatorio (www.bizzolo.com).   

 

 

bizzòlo | periodico liberatorio  

Siamo una giornalista e un fotografo, siamo meridionali, viviamo a Reggio Calabria e sentiamo l’esigenza di raccontare il Meridione attraverso il nostro immaginario: da un bizzòlo.

Con questa espressione reggina viene chiamato lo scalino appena fuori dall’uscio, lo spazio che da secoli (da queste parti) è sinonimo di condivisione, di scambio di opinioni ed esperienze.

Una specie di piccola agorà di periferia, lontana dai palazzi di potere.

permacultura

28 luglio ore 11 – Agorà

MARIA FUDULI

Maria Fuduli permacultrice e operatrice umanitaria olistica. Eco-attivista , pratica e divulga il lavoro che RiConnette in tutte le sue forme.

Unisce la progettazione in permacultura a strumenti di counseling e crescita personale olistici portando un nuovo approccio metodologico all’interno del settore dell’ intervento umanitario e della cooperazione internazionale, in particolare nel campo dell’ empowerment femminile e dell’ educazione.


Al simposio Permacultura parlerò di come i principi e gli strumenti della permacultura possono essere applicati nella vita quotidiana, nella crescita personale, nell’ambito familiare e sociale. 

 

Parlerò della relazione tra permacultura e sciamanesimo. 

 

Lo sciamano, così come la permacultrice, è colui che fa da intermediario tra la comunità umana e l’ambiente naturale, facendo in modo che il ciclo nutritivo si mantenga in equilibrio , nel passaggio dalla natura all’uomo e dall’uomo alla natura.

 

ARONNE EVA

Sono Eva Polare e da 15 anni mi occupo di progettazione in permacultura e salvaguardia delle Sementi antiche. Da 10anni ho fondato Sementi Indipendenti, banca delle Sementi da orto di Sicilia, e nel 2023 scritto l omonimo libro.  Negli ultimi anni ho costruito con Aronne di Terra in Costruzione il progetto Casa di Canapa, bioedilizia in Sicilia, progettato in permacultura e attualmente in corso. 

La passione per il suolo e la sua micro vita è stata una conseguenza dello studio sistemico. 

Al simposio sulla permacultura del KEF2024 parlerò proprio del ‘suolo e di come restaurarne la fertilitá’, in quanto sono proprio le interazioni tra piante, batteri e funghi che creano e hanno creato la vita sul pianeta, dunque conoscerle è fondamentale sia per chi ha un piccolo orto sia per chi gestisce grandi appezzamenti.  

 

Parleremo di alcuni punti fondamentali della microbiologia del suolo e come creare paradisi fertili per ristorare nicchie di bioediversitá e abbondanza. 

 

Eva Polare per Sementi Indipendenti 

sementiindipendenti@gmail.com 

 

Instagram e facebook: Sementi Indipendenti 

https://www.instagram.com/sementi_indipendenti?igsh=Z3pzbDlpZ3Byd2dj






Sono Aronne Musumeci e da 16 anni mi occupo di bioedilizia lavorando a costruzioni grandi e piccole dal Venezuela all’ Italia.  In questi anni ho esplorato l’uso di quasi tutti i materiali naturali ma sopra tutti preferisco la terra cruda sulla quale, nel 2022, ho scritto il manuale ‘Terra in Costruzione’ per spiegare come trasformare e utilizzare la terra cruda nell’edilizia.  Qualche anno prima ho fondato Terra in Costruzione, il progetto con cui continuo a costruire ed educare all’edilizia sostenibile. 

 

Al simposio sulla permacultura del KEF2024 parlerò della Bioedilizia come modo di concepire l’abitare in armonia con la natura che ci circonda e la nostra natura interiore. Credo infatti che l’edilizia non sia solo questione di materiali ma anche di progettare intorno all’ abitante umano, armonizzando esterno ed interno per creare, infine, sculture abitative.  Credo che riappropriarsi del concetto di casa sia oggi fondamentale per un vivere sano. 

 

Aronne Musumeci per Terra in Costruzione 

terraincostruzione@gmail.it 

 

Instagram e facebook: Terra in Costruzione 

 

https://www.instagram.com/sementi_indipendenti?igsh=Z3pzbDlpZ3Byd2dj 

JOHNNY IUSI

Mi chiamo Johnny e vengo dalle macchie di Ferramonti presso Tarsia, Cosenza.
A 6 anni ho deciso che volevo fare il Contadino; oggi, a 30 anni, coltivo, restauro, cucino, ascolto, aiuto, capisco, rifletto, apprezzo, r-accolgo, nutro, mi prendo cura, imparo, viaggio, scopro, sperimento, amo, su/opporto, includo… insomma: faccio Permacultura.


– Cosa porto al simposio Permacultura del KEF 2024?

Una riflessione su come la permacultura è in grado di agire sulla storia personale degli individui quando questi applicano le sue etiche e i suoi principi, portando cenni della mia esperienza. La riflessione prenderà in considerazione anche la sfida di integrare tecniche più sostenibili in un sistema familiare attaccato alla tradizione.

– Perché è importante parlarne? 

Parlare dell’impatto di un cambiamento di vita come quello dell’introduzione di pratiche permaculturali nella propria storia personale, porta ad uno scambio arricchente per chi vive situazioni simili e non: raccontarsi in gruppo permette ad ognuno di trarre spunti di evoluzione. 



PEPPE ARENA

Promotore del progetto BioCasaMia, da più di un decennio impiega le proprie energie nella promozione della Permacultura in Sicilia quale soluzione alle molteplici problematiche dell’isola.


Esperto di case in balle di paglia e materiali naturali per l’edilizia, spazia le sue competenze dall’Agricoltura Organica e Rigenerativa alla facilitazione di gruppi, passando per la sana alimentazione, le fermentazioni, le autoproduzioni e la Storia di Sicilia.

Con il proprio estrattore distilla oli essenziali dalle piante selvatiche e coltivate al fine di ottenere prodotti aromaterapici di altissima qualità per uso privato.

Femminile

28 luglio ore 17 – Agorà

TATIANA VERZINO

Assieme ad un gruppo di donne, attive nel territorio calabro, ho coordinato il gruppo di
ricerca “Memorie di Guarigione”, il cui frutto di lavoro è stato la realizzazione, nel 2021 del Festival “D’ Arti e Memorie, dal femminile” nel Parco Archeologico di Capocolonna a Crotone.

Al Simposio del Kef 2024 porto la mia e nostra esperienza sull’importanza di lavorare con il
femminile in Calabria.


Asse portante del nostro lavoro itinerante è la relazione tra le donne ed il Territorio.
Quello che stiamo cercando di portare avanti è innanzitutto una azione di ricerca poetica
collettiva che si propone tra altre cose: di attingere a tutto il repertorio di memorie che hanno nei secoli ed ancora oggi rappresentato per le donne una fonte di Guarigione e di Ispirazione ( esempi tra tanti sono la Terra, la cura, gli elementi, le arti e l’artigianato) di scavare nelle radici e ascoltare la voce potente delle Antenate in questo territorio.


Punti di partenza del cambio che proponiamo sono il Territorio ed il corpo: e la Relazione privilegiata in alcuni casi tra le Donne, con i loro corpi ed i Territori.
Ci sono luoghi, nel nostro caso in Calabria che hanno custodito durante lunghi periodi la
memoria della sacralità del rapporto tra le donne ed il territorio, che si sono materializzati Nella forma di templi ,santuari, luoghi di culto.
Nostro interesse di ricerca, riscoperta e valorizzazione quindi è la relazione da sempre molto intensa tra le Donne e la Sacralità.
Le donne come custodi della bellezza, della magia, della relazione tra cielo e terra.
La nostra forma di ricerca è corale, siamo un gruppo di donne che si occupa di ambiti
diversi, ma sempre legati alla riscoperta del Territorio calabro, che veda le donne e la loro
peculiare visione come protagoniste della riscrittura della storia e della creazione di nuove
forme di valorizzare il complesso e meraviglioso territorio a cui apparteniamo e che ci appartiene!

Vogliamo riscrivere quindi la storia della nostra terra, partendo dalla riscoperta della forza di
alcuni Luoghi, e delle donne che hanno esercitato le loro arti in questi specifici luoghi.

La nostra proposta di azione vuole essere una rappresentazione pratica, concreta
esperienziale di una dimensione politica dal Femminile: come stare assieme, come prendere le decisione, quali qualità, valori e priorità mettere al
centro della scena!
Cambio di paradigma, nella sua dimostrazione pratica
Dimensione pubblica, collettiva e politica della nostra proposta.

Assi portanti del lavoro sono:
Guarigione
riscoperta
offerta

MARIA FUDULI

Maria Fuduli permacultrice e operatrice umanitaria olistica. Eco-attivista , pratica e divulga il lavoro che RiConnette in tutte le sue forme.

Unisce la progettazione in permacultura a strumenti di counseling e crescita personale olistici portando un nuovo approccio metodologico all’interno del settore dell’ intervento umanitario e della cooperazione internazionale, in particolare nel campo dell’ empowerment femminile e dell’ educazione.

Al simposio Femminile Parlerò della relazione tra leadership femminile, programmazione in permacultura e maternità.



VALENTINA COSTI

– Chi sono?

Valentina Costi si presenta come “Anarcheducatrice”, sfuggendo alle etichette e trasmettendo la libertà di essere se stess3.
Dopo esperienze professionali di educativa sociale in contesti marginali in giro per il mondo, decide di avvicinarsi all’eco-femminismo e alla Permacultura. Fondatrice de “Il Giardino dei Sensi APS”, promuove percorsi di comunità basati su una visione olistica del benessere e percorsi formativi di educazione mestruale. Crede nell’educazione popolare, nell’associazionismo e nei modelli naturali di sostenibilità. Il femminismo intersezionale ed ecologico sono per lei un punto di ri-partenza per un cambio di paradigma.

– Cosa porto al simposio Femminile del KEF 2024?

Le piacerebbe portare al Simposio del KEF una riflessione sulle modalità comunicative e relazionali attuali fatte di binarismi partendo proprio dalla dicotomia maschile-femminile, quella più fondante della società patriarcale. Avvalendosi della pedagogia della domanda desiderebbe aprire un dialogo per spronare ogni partecipante ad arrivare alla propria visione più profonda.

– Perché è importante parlarne? 

Il modo in cui costruiamo la nostra visione delle relazioni e del proprio ruolo nella società cambia radicalmente quello che la società può o non può creare in termini di diritti e possibilità. Interrogare ed interrogarsi su l’impatto che abbiamo attraverso la nostra visione del mondo è la base della Permacultura: che sia esso rivolto ai gesti quotidiani o all’interazione come esseri umani e di relazione. Una sola regola: assumiti la tua responsabilità.



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