La prima volta non si scorda mai.
Così il KEF è rimasto nei cuori e pulsa insieme a noi.
La prima edizione di Kalabria Eco Fest, nata da un sogno condiviso, ha visto la luce nel cuore verde del bosco di Polia. Un esperimento coraggioso, un incontro tra passione e impegno, che ha riunito persone di ogni angolo della Calabria — e non solo. Tra musica, laboratori, simposi e momenti di condivisione, il festival ha dato vita a una comunità temporanea che ha posto le fondamenta per un sogno più grande: un seme che, piantato con cuore e mani, ha iniziato a germogliare, creando un legame forte con il territorio e con le persone che lo abitano.
Lo conferma il fatto che Kalabria Eco Fest sia arrivato oltre i confini della Calabria e contaminato luoghi e anime affini.
La seconda edizione di Kalabria Eco Fest ha visto un ritorno ancora più forte e consapevole. Con una comunità sempre più affiatata e motivata, il bosco di Polia ha ospitato un’edizione che ha saputo mescolare l’energia di un’umanità rinnovata con la bellezza incontaminata del suo paesaggio. Attraverso workshop, concerti, performance artistiche e momenti di riflessione, abbiamo costruito ponti tra le persone, puntando sulla condivisione di saperi, sul rispetto della natura e sulla creazione di nuove alleanze tra realtà locali e progetti che promuovono il cambiamento. Un’edizione che ha confermato il valore di questa iniziativa, mettendo al centro la forza della comunità e la bellezza di un territorio da riscoprire e reinventare insieme.
In questa edizione abbiamo letteralmente esagerato!
Con una partecipazione che ha superato ogni aspettativa, KEF ha consolidato il suo ruolo di punto di riferimento per la cultura, l’arte e la sostenibilità in Calabria. Il bosco di Polia, ormai simbolo di questo incontro tra natura e creatività, è diventato un crocevia di idee, progetti e persone che hanno trovato nel festival uno spazio di espressione e trasformazione. L’edizione 2023 ha visto l’arrivo di nuovi artistɜ, attivistɜ e volontarɜ, che hanno arricchito il programma con workshop innovativi, performance artistiche e simposi sul futuro del nostro territorio e della nostra società. Un momento particolarmente significativo è stato l’inaugurazione del rituale del cerchio intorno al fuoco sacro che ha unito tutti i partecipantɜ in una cerimonia collettiva per celebrare la forza della comunità e il potere della condivisione.
Un’edizione matura, intensa e partecipata, che ha portato il festival a consolidare la propria identità come spazio radicale di incontro tra comunità, arte, ecologia e visione politica dal basso. Nel cuore del bosco di Polia, sempre più casa e cuore pulsante di KEF, si è rinnovata la magia di un luogo che per qualche giorno si trasforma in un mondo possibile.Il fuoco sacro, acceso ogni sera, è diventato ormai un momento centrale, un gesto collettivo, simbolo di una comunità viva, che ascolta, accoglie e trasforma. Il programma si è ampliato, con un’offerta ricca di laboratori, simposi, performance, musica, artigianato e spazi di confronto, che hanno coinvolto ancora più realtà locali e nazionali -segno che KEF sta contaminando sempre di più, espandendosi oltre i confini della Calabria. KEF continua a dare forma alla sua missione, facendo un ulteriore salto verso un’idea di festival che non è solo evento, ma processo, costruzione, trasformazione collettiva. L’edizione 2024 ha lasciato un’impronta profonda, aprendo nuove traiettorie e rinnovando la promessa che, anche in Calabria, è possibile immaginare — e praticare — un futuro più giusto, solidale e radicato alla terra.
Ogni grande successo, inizia con due piccoli passi, uno verso sé stessi e uno verso l’altro.
Siamo piccole gocce che insieme costituiscono una grande oceano e che grazie alla cooperazione possono ricreare nuovi mari e strade da vivere, attraverso azioni piccole e lente, attraverso l’integrazione e la comprensione, valorizzando i margini, come insegna la permacultura.